Dopo la prima passeggiata di Modena volta pagina, alla Madonnina, ci sembra urgente parlare di quartieri…

A Modena le istituzioni sono sempre più lontane dai cittadini, che troppe volte sono stati convocati per ratificare decisioni già prese.

Anche i Consigli di quartiere, a Modena, sono un sintomo di questo scollamento: i quattro quartieri (ex circoscrizioni) sono troppo vasti ed eterogenei al loro interno e il “Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale”, al momento in vigore è rimasto quasi del tutto lettera morta.

Modena volta pagina propone che il Regolamento in vigore venga largamente rivisto e:
– che la divisione della città in quartieri sia ottimale: pensiamo che 4 quartieri da oltre 40.000 persone (gli abitanti di Sassuolo) siano esagerati e che si debba tornare a 12;
– che i Consigli di quartiere abbiano un vero potere di intervenire sulle decisioni di Giunta e Consiglio comunale;
– che tra gli istituti di partecipazione vengano previsti anche i referendum confermativi, che possono confermare o sospendere gli effetti di una delibera sottoponendoli al giudizio della comunità interessata (uno o più quartieri).

Modena volta pagina vuole fondare la sua pratica politica, oltre che sull’attività in Consiglio comunale, anche su questi strumenti referendari.
A proposito: con il nuovo regolamento, a Modena siamo stati i primi a usare un altro istituto di partecipazione, la delibera di iniziativa popolare!

Abbiamo raccolto più di 400 firme per una delibera che ridiscute il progetto sull’area ex Amcm, che attualmente prevede nuove residenze e un supermercato in quello che doveva essere il “Parco della creatività”. Verrà presentata al nuovo Consiglio comunale…