È stato bellissimo: ieri in piazza eravamo in quattromila a dire che non c’è più tempo e che un’inversione di rotta sull’ambiente è improrogabile.

Combattere il riscaldamento climatico è possibile anche a partire dalla nostra città. Una città che, se prendiamo la mobilità, è indietro di vent’anni: oggi a Modena ci sono 628 auto per 1000 abitanti e il 45% degli spostamenti in auto privata coprono meno di 2,5 km.

Da cosa si comincia? Modena volta pagina propone:

🚌 un trasporto pubblico degno di una città civile con corse più frequenti e senza salti, servizio attivo oltre le 20,30, flotta riqualificata e fermate più accessibili, illuminate, confortevoli. Oggi solo il 4,8% dei percorsi casa-lavoro avviene in autobus (a Bologna è il 19%): dobbiamo arrivare al 20%;

👣 marciapiedi più larghi e meno dissestati, più panchine, perché tutti possano camminare;

🎒 messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e progetti pedibus e ciclobus rafforzati: i ragazzi devono poter andare a scuola in modo sicuro, le scuole non possono essere assediate dalle auto;

🚲 piste ciclabili a norma, sicure, ben collegate (no percorsi ciclopedonali), tanti stalli per bici in più;

🐌 diffusione massiccia delle zone 30km/h per una pedonalità/ciclabilità più sicure e meno incidenti; percorso concertato (con tutti!) di pedonalizzazione del centro storico;

🅿 -1% di parcheggi su strada all’anno (a partire dalle zone intorno a scuole, monumenti, biblioteche, musei); revisione della convenzione scellerata con Modena Parcheggi, riduzione delle tariffe NoviPark per liberare le zone circostanti; parcheggi scambiatori sulle radiali e a lato della tangenziale collegati al trasporto pubblico.

Solo con un piano unitario e coerente possiamo creare una cultura della mobilità sostenibile per davvero e rendere gli spostamenti in auto privata sempre meno necessari.
Il nostro obiettivo? Meno di 400 auto per 1000 abitanti in dieci anni.